Ieri, a partire dalle ore 19:15, si è svolto il previsto Consiglio comunale. Riporto i due interventi
- “Discussione generale" (Ho chiesto di parlare in merito al Punto 2 all'O.d.G.: Bilancio di previsione. Salvaguardia)
Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, concittadini presenti;
ci troviamo, questa sera, ad approvare la ricognizione degli equilibri finanziari sul bilancio di previsione annuale per il corrente 2009. Il voto di questa sera non è una mera formalità, ma un impegno politico e civile, oltreché contabile, di ognuno di noi, eletti con il voto degli alifani, che li rappresentiamo in questo consiglio comunale.
La delibera di riequilibrio – così si chiama tecnicamente l’adempimento che stiamo formalizzando questa sera – è un atto dovuto dall’amministrazione comunale, da tutto il Consiglio comunale, per due ordine di motivi ben precisi:
1) perché, se non adottata entro il 30 settembre, c’è la conseguenza grave dello scioglimento del consiglio comunale;
2) perché, in caso di mancato equilibrio causato da presenza di debiti fuori bilancio o altre cause, scatta per l’amministrazione il divieto di operare al di fuori delle spese espressamente previste dalla legge.
Con questa operazione di riequilibrio, tra gli altri aggiustamenti è possibile anche quello sui residui. Con questa operazione, infatti, è dato correggere l’eventuale squilibrio della gestione pregressa perché, ad esempio, si prevede in sede di riaccertamento l’insussistenza di residui attivi per un importo elevato.
Da quanto conferma il Funzionario di Ragioneria (a cui avevo rivolta domanda prima di chiedere la parola, N.d.A.) – la delibera in votazione non preveda un aggiustamento dei conti relativi alla gestione dei residui.
Richiamo alcuni dati sui residui presenti nell’ultimo bilancio comunale approvato, quello relativo al 2007 (il 2008 non ancora è stato deliberato: e qui faccio una prima osservazione e domanda: come si fa a procedere nella programmazione futura se non sappiamo ancora come abbiamo chiusi i conti con il passato? Come facciamo a programmare di costruire una casa senza sapere quanti soldi abbiamo per quest’opera perché non abbiamo ancora chiuso i conti con chi ci ha costruito il giardino l’anno scorso?). Dicevo: richiamo alcuni dati sui residui presenti nel bilancio 2007
Da atti comunali risultano:
- Residui attivi per 93.301.792 euro
- Residui passivi per 93.388.712
Da atti del ministero dell’interno, invece, risultano:
- Residui attivi per 72.058.375 euro;
- Residui passivi per 71.612.182.
Prendo in esame la voce Residui passivi: 71.612.182 euro significa che ciascun cittadino, ognuno di noi, ha un debito di circa 10 mila euro (9.782 per la precisione). Questo tenendo conto dei dati ministeriali, perché se si tiene conto dei dati del comune il debito sale a circa 13 mila euro (12.756 euro per la precisione). Rispetto a noi, il comune di Piedimonte – che ha una popolazione di 11.659 abitanti rispetto ai 7.321 di Alife – ha un debito procapite di circa 2.000 euro (1.984 euro) per un totale di residui passivi di 23.130.707 euro. Allo stesso modo il comune di Caserta – che ha 78.703 abitanti – dove anche lì il debito procapite è di circa 2.000 euro (2.062 euro) e i residui passivi sono pari a 162.270.756. Quindi, noi alifani abbiamo un debito procapite 5 volte superiore a quello dei cittadini di Caserta o a quelli di Piedimonte.
Ma da che cosa sono costituiti questi Residui?
Ho fatto una selezione di voci, secondo me rappresentative tra i Residui attivi, sulle quali mi permetto di sollevare qualche eccezione e chiedo chiarimenti:
- Imposte varie, dal 2002 al 2007 (Ici, occupazione suolo, Tarsu, sanzioni amministrative, illuminazione votiva al cimitero) = euro 1.524.320,00
- Servizio mensa scolastica = euro 340.833,00 (dal 2004 al 2007) (Al Alife il servizio mensa è interamente a carico delle famiglie; ciò potrebbe significare, dunque – e ne chiedo conferma al Signor Sindaco – a che quei soldi li devono ancora sborsare le famiglie che hanno fruito del servizio mensa dal 2004 al 2007)
- Fitti vari (tra cui caserma dei carabinieri), dal 1996 al 2007 = euro 161.312,00
- Concessioni edilizie, condono e sanzioni, dal 2002 al 2005 = euro 374.130,00
- Rimborsi diversi (? Chiedo: di quali rimborsi si tratta?) = euro 269.696,00, dal 1998 al 2007 (per il solo anno 1998, euro 110.633,00)
- Altri tributi (? Chiedo: di quali tributi si tratta?) = euro 636.000,00 dal 2003 al 2005
Totale = euro 3.306.291,00
Quello che domando, è conferma da parte del Signor Sindaco sulla reale consistenza delle cifre che ho appena elencato. Soprattutto con riferimento alla voce imposte, perché la legge prevede per esse la prescrizione di 5 anni. Faccio notare per esempio che l’Ici, dal 2002 al 2004 (periodi già prescritti; il 2004 va in prescrizione a fine anno), è pari a euro 444.746,00; chiedo: sono stati fatti tutti gli atti interruttivi di prescrizione? Perché, se ciò non fosse, questi soldi (euro 444.746,00) non saranno più esigibili da parte del comune e, dunque, potrebbero dar vita – anzi danno vita – a uno squilibrio della gestione residui che, poiché la sua correzione non è all’esame nel provvedimento su cui stiamo deliberando, significa l’anticamera del dissesto finanziario. Lo stesso vale per gli altri tributi e altre imposte: sono in pericolo di prescrizione? L’importo totale di queste voci è di 800.746,00 euro.
Ho fatto una selezione di voci, secondo me rappresentative, anche tra i Residui passivi:
- Spese personale = euro 186.057,00 (si tratta, probabilmente, di accantonamenti non contabilizzati per i miglioramenti dei Ccnl: è vero?)
- Spese uffici = euro 265.605,00 (dal 1997 al 2007)
- Spese per liti = euro 98.623,00 (dal 1998 al 2007)
- Adempimenti sicurezza lavoro, 626/1994 = euro 212.473,00 (dal 2000 al 2007) (da notare che se un disabile, con carrozzella, viene al comune non trova rampa di accesso)
- Scuole = euro 96.246,00 (manutenzione, libri, etc. dal 1998 al 2007
- Mensa scolastica = euro 361.593,00 (dal 2005 al 2007)
- Acqua = euro 134.401,00 (dal 2001 al 2007)
- Fogne e rifiuti = euro 529.311,00 (dal 2002 al 2007)
- 2 voci relative ad Assistenza generica = euro 258.330,00 (dal 2002 al 2007)
Totale = euro 2.142.639,00
Questi dati, carissimi Signor Sindaco e colleghi consiglieri, non sono numeri scritti lì, per caso, nel bilancio comunale. Sono numeri che rispondono a precisi “impegni” che sono stati assunti negli anni passati e che, quindi, dovranno essere onorati; e sono numeri che rispondono a precise “entrate accertate” dalle passate amministrazioni che devono essere incassate, per il rispetto verso tutta la collettività.
Richiamo la nostra attenzione, che tra poco saremo chiamati a esprimere il personale voto a nome dei cittadini di Alife, su due aspetti.
Prima di tutto, al fatto che tra i Principi di bilancio ce n’è uno che risponde alla voce: “veridicità”: significa che il bilancio deve rispecchiare dati veri, valori reali. E vuol dire, inoltre, che, a prescindere dall’eventuale configurazione del reato di falso – per l’esposizione di risultati non rispondenti a verità – questo principio sta a garantire il “diritto alla reale informazione” da parte di tutti: dallo stato all’ultimo cittadino. E’ un diritto – voglio ricordarvi – che avete proclamato nel Vostro programma elettorale, Voi della maggioranza, ed anche noi, forse più di voi, noi di Vivi Alife. Gli alifani, perciò, si aspettano e meritano il pieno riconoscimento di questo diritto alla piena informazione.
Secondo aspetto: richiamo alla memoria di noi tutti quanto stabilisce l’articolo 244 del Testo unico a proposito del dissesto finanziario. Il dissesto finanziario si verifica anche nel caso in cui vengano meno gli equilibri di bilancio per effetto della gestione dei residui. Oggi votiamo una delibera per il riequilibrio: significa che votiamo un provvedimento che ci permette, prima che sia troppo tardi, di verificare che quei valori iscritti in bilancio corrispondano al vero; ma ci permette pure di rettificarli. E ricordo ancora che, in caso di dissesto finanziario, gli amministratori possono essere riconosciuti responsabili dalla Corte dei conti dei danni arrecati al Comune. Fermo restando la responsabilità personale, penale, civile ed erariale, di ciascun consigliere in relazione ai voti espressi sui provvedimenti del Consiglio comunale.
Chiudo il mio intervento: il voto di questa sera, dunque, non è soltanto una questione politica e amministrativa. Il voto di questa sera è soprattutto carico di responsabilità personali. Occorre riflettere sul come vogliamo muoverci, sul come vogliamo impostare il modo di fare amministrazione in questo Paese.
Dico di più: c’è ancora il termine del 30 novembre per l’adozione di un’eventuale delibera di assestamento generale dei conti pubblici. Mi farebbe piacere ascoltare dalla voce di ciascuno di Voi, consiglieri di maggioranza – oltre che da quella del Signor Sindaco, ovviamente – dicevo: mi farebbe piacere ascoltare (e credo che farebbe piacere anche agli alifani) l’impegno a metter in atto un’azione approfondita, concreta e minuziosa di ripianamento generale dei conti del nostro Comune.
Grazie.
- Dichiarazione di voto
Prendo questo tempo che ho a disposizione per la “dichiarazione di voto”, per replicare al Signor Sindaco che, insieme al Funzionario di ragioneria, hanno prima sollevato questione di “non pertinenza” delle mie osservazioni (Gestione dei residui) all’ordine del giorno previsto per questa sera.
Signor Sindaco, sull’invito che ci è stato notificato per la partecipazione al Consiglio comunale di questa sera si legge, al punto 2 dell’O.d.G.: “Bilancio di previsione annuale 2009. etc. etc. Articolo 193 dlgs n. 267/2000”. Leggo il comma 2 di tale articolo: “Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede l’organo consiliare dà atto … etc. etc. …. e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di amministrazione o di gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei residui, adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio.”
Come vede, dunque, la verifica della gestione dei residui è un’operazione inerente alla “Salvaguardia” di cui stiamo discutendo stasera: quindi è senz’altro “pertinente” all’O.d.G.. Ne approfitto, inoltre, per aggiungere la lettura del 4 comma, che ci spiega le possibili conseguenze sull’eventuale futuro accertamento di uno squilibrio della gestione dei residui (per esempio, dopodomani potrebbe succedere che i 444 mila euro vantati come credito Ici diventano non riscuotibili per prescrizione): la mancata adozione, da parte del comune, dei provvedimenti di equilibrio è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all’articolo 141 …. In una sola parola: scioglimento del Consiglio comunale.
Il voto di Vivi Alife è: contrario!
1 commento:
Bisogna continuare su questa strada e far capire che gestire un comune è cosa seria, si richiede capacità e competenze tecniche gestionali, ampia trasparenza ed informazione per la comunità.
Vivi Alife è tecnicamente rappresentata e la maggioranza dovrebbe far tesoro delle lezioni che riceve in sede di consiglio, per imparare come si dovrebbe gestire la cosa pubblica.
Firmato.
Un tecnico
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