Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!
Stamattina c’è il mercato ad Alife…. il solito mercato! Tra denunce, ricorsi e appelli resta fermo, lì, il solito mercato ad Alife (ma questa l’ho già detto, vero?). I raggi di sole che illuminano questo mattino stimolano ottimismo, dinamismo. Perciò, bando alle ciance e andiamo avanti.
Giovedì 8 ottobre, sul blog di Alifehappy (www.alifehappy.blogspot.com) è stato pubblicato un post dal titolo “L’opposizione alifana”. Riferendosi alle linee operative seguite per ora da Vivi Alife e da Leali per Alife in seno al consiglio comunale di Alife, il post concludeva con una domanda: opposizione politica o apartitica? Ecco: un’accurata analisi del problema “fare opposizione ad Alife” (ma anche in generale) la dona Daniele Martino. Spero contribuisca a rinvigorire il dibattito.
Non mi resta che salutarvi.
Buona giornata.
Ciao, Daniele
Il ruolo della Minoranza
di Daniele Martino
Sul Good Morning di Martedì 13 ottobre veniva scritto che il Sindaco, nel primo Consiglio comunale, aveva chiesto la collaborazione della Minoranza. Anzi, per rafforzarne la richiesta, il termine “collaborazione” veniva ripetuto tre volte dalle parole del primo cittadino. Questa partecipazione, al momento sembrerebbe non più ricercata.
Ma qual è il ruolo della Minoranza?
Con il voto espresso, gli Alifani hanno scelto un Sindaco – Iannelli – e la sua lista. La “forza” del risultato è sotto gli occhi di tutti. Gli elettori che non hanno votato questa maggioranza chiedono quindi alla minoranza di fare opposizione.
Opposizione significa opporre soluzioni alternative a quelle date dall’Amministrazione. Opporsi è dire un “no” ad una decisione e motivarlo. In questo si verifica l’azione della Giunta e, quindi, se ne controlla l’operato.
Spesso si parla di opposizione “costruttiva” in alternativa a opposizione “dura ed intransigente”. Tutte sono opposizione, tutte sono espressioni della minoranza. La prima giudicata migliore della seconda.
Essere opposizione “costruttiva” significa collaborare con la maggioranza alla soluzione dei problemi, cioè prestare ad essa le proprie idee, progetti ed esperienze? No, perché i cittadini hanno votato un sindaco e quindi il programma collegato con la descritta risoluzione dei problemi. La Minoranza deve pensare a come avrebbe risolto determinate questioni, se fosse stata essa chiamata a governare, e deve renderne partecipe la cittadinanza per dimostrare credibilità e capacità, pronta a rispondere alle future elezioni.
Invece cos’è l’opposizione “dura ed intransigente”? Fare ricorsi amministrativi, penali, denunce, manifestazioni di piazza, raccolta firme, manifesti, volantinaggi e chi più ne ha più ne metta? L’opposizione dura, intransigente, costruttiva è comunque contestazione e non mai “dividersi la torta del potere” casomai secondo la parte assegnatale dal Manuale di Cencelli.
Costruttivo, invece, deve essere il confronto tra le parti, che significa non fare opposizione fine a se stessa ma, attraverso l’esame dell’operato del governo locale, rendere l’azione di quest’ultimo giusta, corretta, legale e più incisiva.
Mi sembra la strada intrapresa da una delle minoranze del Consiglio comunale di Alife, quella rappresentata dalla lista ‘Vivi Alife’ con Daniele Cirioli. Essa sta esprimendo un’opinione contraria, attenta, rigorosa, competente e responsabile. Il lavoro che sta svolgendo è quello che le hanno chiesto i suoi elettori. Quanto più riesce a far questo, quanto più riesce ad essere opposizione, tanto più diviene autentica collaboratrice dell’azione degli Amministratori: in questo modo riesce a farli lavorare secondo verità e per la collettività e non solo per il tornaconto della propria parte di elettori. Controllare, vigilare, stare attenti a quali provvedimenti vengono presi, come vengono presi e dove portano tali provvedimenti: è questo l’impegno che deve mantenere una vera minoranza, a partire dal Bilancio comunale, che non è il solo e freddo documento contabile adatto alle discussioni di tecnici ed esperti. È molto di più. In esso, infatti, c’è scritto cosa vogliamo fare, quale paese stiamo costruendo, su quali eredità lo stiamo fondando e quali sono le priorità da perseguire. Quindi appartiene a noi tutti, non solo al Ragioniere comunale che deve rendere conto delle entrate e di come vengono utilizzate le risorse disponibili.
Pertanto, la minoranza che si oppone alle iniziative della maggioranza, ne controlla gli atti e ne verifica la bontà, non lo fa per “mettere il bastone fra le ruote” e né per essere negativamente critica. Nell’esame che essa fa, guarda lo stesso problema con occhi diversi, con una certa distanza, inquadrandolo in modo più generale e collettivo. Nel vederlo così, ne garantisce la legalità e quindi la garanzia nei confronti di tutti i cittadini. Non solo degli elettori rappresentati dalla maggioranza.
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