venerdì 6 novembre 2009

Good Morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

E’ proprio vero che i detti non sbagliamo mai! Uno di questi recita: «non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare!». E’ un detto che veste a pennello al nostro Sindaco e all’Assessore Leandro Sannullo. Che delusione! Speculare sul mio “voto” di astensione sul Fondo di solidarietà per i malati preterminali (ma anche lui, Fernando Iannelli, ha espresso voto di astensione).


Devo andare un poco indietro con la storia, altrimenti finisco per parlare tra me e me senza farmi capire.

Nell’ultimo Consiglio comunale (29 ottobre 2009) si è votato, tra l’altro, su una Delibera di Giunta comunale (la n. 70/2009) per la costituzione di un Fondo di solidarietà a favore delle famiglie con malati preterminali. Prima del voto, ho preso la parola e chiesto che la votazione fosse rimandata ad un successivo Consiglio comunale, perché chiedevo pure che venissero aggiustate delle irregolarità nella delibera (irregolarità per lo meno secondo me). Questo il punto che chiedevo venisse modificato:

4. Di stabilire che le istanze di contributo verranno di volta in volta sottoposte a valutazione da parte dell’ufficio assistenza sociale al fine di individuale la forma di contribuzione idonea per ogni singolo caso: erogazione servizi o erogazione di contributi economici.

La mia richiesta era (e resta) finalizzata a garantire pari opportunità a tutti i cittadini. Perciò chiedevo che si inserisse nella delibera la previsione di un “regolamento” sui criteri per la distribuzione dei contributi ai cittadini. Questo non perché si sia trattato di un mio lampo di genio, ma semplicemente perché è la legge che ce lo impone:

La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi.

Non sto a ripetervi quello che è successo durante il Consiglio comunale (è scritto nel Good morning del 27 ottobre 2009): con furia, il Sindaco non mi ha permesso di ritirare la sospensiva né di parlare ulteriormente….. ha fatto il bel discorsetto sulla “nobiltà” dell’iniziativa… e Amen!

Questo, dunque, l’antefatto.
Nell’attuale, invece, vengo a sapere che il Sindaco, Fernando Iannelli, nel suo studio medico non ha perso occasione per ammonire un suo paziente: "Vedi un po’ per chi hai votato, tu! Hai votato per Daniele Cirioli che nell’ultimo consiglio comunale si è messo contro il Fondo di solidarietà!" Forse con parole diverse, stesso ammonimento è arrivato ad altri dall’assessore Leandro Sannullo: "Avete votato per uno che si è messo contro il Fondo di solidarietà!". Anzi, l’Assessore ha addirittura aggiunto: "Ma perché Daniele fa così?"

Questo episodio, permettetemi, ha due risvolti: uno pubblico e uno privato.
Per l’aspetto pubblico mi sta bene tutto. Capisco, e passi, che il Dr. Iannelli, tra un paziente e un altro, continui a far campagna elettorale e si lasci andare a qualche considerazione sugli accadimenti amministrativi (mi permetto però di suggerirgli: Fernando non sono un tuo avversario!). Va bene, però, purché lo faccia dicendo i fatti come stanno veramente, cioè onorando la verità! La mia posizione sul Fondo di solidarietà è quella che ho dichiarato nel Consiglio comunale e che ho fatto allegare al Verbale di seduta. E non corrisponde a quanto sostengono il Sindaco e l’Assessore.
Ecco perché: «non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare!». Perché il Sindaco l’ha sentito il mio discorso nel Consiglio comunale, come l’ha sentito pure l’Assessore. Ma forse…. appunto… l’hanno sentito, ma non “l’hanno voluto” ascoltare! Allora mi permetto di allegare nuovamente, in coda a questo post, il mio discorso pregando Fernando e Leandro di andarlo a leggere.
Per l’aspetto privato è veramente increscioso, offensivo quello che Fernando e Leandro hanno fatto nei miei confronti: speculare su un argomento tanto delicato.... (a me ha segnato la vita). Nel modo in cui lo stanno facendo, poi, non dà certo onore. Soprattutto a un Primo Cittadino.

Non mi resta che salutarvi.
Buona giornata e buon weekend.
A lunedì mattina (salvo notizie urgenti).

Ciao, Daniele



Signor Sindaco, colleghi Consiglieri;
voglio preliminarmente formulare le mie congratulazioni per la realizzazione di questa apprezzabile iniziativa. Complimenti che vanno in primo luogo al Sindaco e quindi a tutta la Sua Giunta. E’ davvero lodevole questa idea di mettere a servizio dei Cittadini un fondo di solidarietà attraverso cui le famiglie possano far fronte alle esigenze che – Dio non voglia! – si possono affrontare nella durissima esperienza di convivere con un familiare affetto da “malattia preterminale” (è il termine usato nella delibera di Giunta). Chi ne ha fatto esperienza, sa bene che in vicende come queste l’aspetto economico non è tutto e conta poco o nulla rispetto al breve orizzonte di futuro che si prospetta sul domani. Ed è per questo che trovo altresì indovinata l’idea di strutturare il fondo in modo tale da non limitarlo ad erogare soltanto bonus di tipo economico, ma di abilitarlo anche alla “erogazione di servizi” (anche questo è quanto riportato nella delibera di Giunta in esame). Per di più – mi sia consentito di chiosare ulteriormente su questa iniziativa – va apprezzata ancora la corrispondenza della sua finalità nell’attuare tesi riconosciute a livello europeo sulla necessità di un passaggio da un Welfare state a un Welfare di responsabilità. Che vuol dire: dare più forza, rinvigorire e sostenere “chi” realmente fa assistenza nella nostra società, cioè le famiglie.
Tutto ciò premesso, proprio al fine della buona riuscita dell’iniziativa, sollevo anche in questo caso una questione sospensiva ai sensi dell’articolo 43 del Regolamento del Consiglio Comunale.
Illustro i motivi.
Il primo rilievo riguarda le modalità attraverso cui è possibile finanziare il fondo. La delibera di Giunta in discussione contempla due vie: la prima “a mezzo versamento sulla Tesoreria Comunale”; la seconda “a mezzo versamento … su c/c postale dedicato”. Ritengo che le due indicazioni siano in contrasto: la Tesoreria comunale è già un conto esistente; e dunque discorda con la successiva affermazione in base alla quale il versamento dovrà avvenire “su c/c postale dedicato”. Dire “su c/c postale dedicato”, infatti, lascia intendere l’istituzione di un numero di c/c specifico, diverso quindi da altri ed a finalità univoca.
Il secondo rilievo riguarda il punto 4 della delibera di Giunta in esame, dove si prevedono le modalità di accesso al fondo da parte dei cittadini. Viene stabilito – leggo il testo della delibera – che sarà “l’ufficio assistenza sociale… ad individuare la forma di contribuzione idonea per ogni singolo caso: erogazione servizi o erogazione di contributi economici”. Credo – questo è il mio rilievo – che il nostro ordinamento giuridico (cito, una per tutte, la legge n. 328/2000) non consenta di affidare ad un ufficio la piena discrezionalità sulla scelta e decisione del servizio da erogare quando ne sono previsti più di una specie. Piuttosto, ritengo che sia necessario fissare criteri e regole che l’ufficio debba poi seguire nell’effettuare quella scelta e quella decisione sul servizio da erogare. E la fissazione di questi criteri e regole rientra senza dubbio tra le competenze che la legge attribuisce al Consiglio comunale. Il rimedio, mi permetto di suggerire, potrebbe essere la previsione dell’emanazione di uno specifico regolamento che disciplini la funzionalità del nuovo fondo. Ma questa ipotesi non è stata prevista – ed andrebbe allora inserita – nella delibera di Giunta che stiamo esaminando.
Per questi motivi – e concludo – rinnovando la piena condivisione ed apprezzamento sull’iniziativa, chiedo che la trattazione dell’argomento venga rinviato alla prossima riunione, previo adeguamento della deliberazione in discussione.
Grazie.

2 commenti:

Anonymous ha detto...

Salve. Come mai oggi non c'è nessuna notizia sull'attività del Vice sindaco, dott.ssa Maddalena Di Muccio? Dopo aver saputo dalla stampa locale dell'immenso lavoro amministrativo, del compleanno festeggiato nella Casa comunale, della preparazione del Cimitero per le ricorrenze appena trascorse e della soluzione dei problemi dei costi dei buoni-pasto per la mensa scolastica (scavalcando l'Assessore al ramo e il Sindaco), oggi non c'è nulla! Ma per caso, la comunità alifana oggi non ha avuto l'immancabile, qualificata e attenta opera della nostra "number two"? Che dispiacere, ci sembra proprio. Anche il Cielo è dispiaciuto e piange!...

Anonymous ha detto...

In delibera di consiglio, come è riportata la votazione? sfavorevole o astenuto? ... in modo da far chiarezza ....
cordialmente,
Sergio