giovedì 16 settembre 2010

Good morning, Alife

Amici miei, vicini e lontani: buongiorno!

Oggi voglio raccontarvi una storiella.

C’era una volta…..

…. nel lontano 2005, e precisamente il 3 dicembre, entrava in vigore una legge statale con alcune norme relative alla “riscossione delle entrate degli enti locali”. Spiego meglio quest’ultimo punto. Per “enti locali” si intendono Comuni, Province e Regioni; per “riscossione delle entrate” si intende la procedura di incasso (attività di accertamento, pagamenti volontari, riscossione coattiva) da parte di un ente locale delle proprie entrate, ossia delle tasse, delle imposte e di ogni altro tributo (Ici, Tarsu, per esempio) che pagano i cittadini.
Questa legge, tra le tante novità, ha messo un punto fermo sugli appalti che i Comuni (gli enti locali in genere, ma mi limito a usare solo il termine Comune) hanno in essere con imprese e società per la riscossione dei tributi. Sarà, forse, perché anche lo Stato ha capito che, sugli appalti, il rischio di scivolare è molto elevato…. La legge ha stabilito: “il 31 dicembre 2010 scadono tutti gli appalti vigenti al 3 dicembre 2005; se qualche appalto scade prima di tale data (cioè tra il 3 dicembre 2005 e il 31 dicembre 2010), il Comune lo può prorogare ma massimo fino a tale data (cioè fino al 31 dicembre 2010)”.
Tutto questo, la legge lo ha fatto per mettere i Comuni in condizione di (ri)partire dal 1° gennaio 2011 con un quadro ricomposto circa le modalità di gestione delle entrate. Condizione basilare: tutti gli appalti di affidamento del servizio di riscossione devono seguire la “procedura ad evidenzia pubblica”. In buona sostanza, vuol dire che c’è bisogno di bando, aperto alla partecipazione di più imprese, qualora il Comune decidesse di affidare il servizio a imprese. Qui sta il punto: il Comune può anche decidere di far da sé!

La storiella non è di poco conto, almeno a mio parere. Qui si tratta di decidere se il Comune vuole incassare e gestire autonomamente le proprie entrate o se le vuole affidare a una o più imprese esterne. Chiaramente si tratta di una decisione che deve (“dovrebbe”) essere presa considerando i pro e i contro dell’operazione, e preferendo la soluzione che più avvantaggia il Comune e, quindi, i cittadini di Alife. Oggi, come tutti sappiamo, ci sono due imprese che gestiscono le entrate del Comune (una in maniera preponderante). Quanto costa agli alifani questo servizio affidato alle imprese? Conviene agli alifani lasciare in mano a queste imprese la riscossione dei tributi? Siamo sicuri che il Comune non guadagnerebbe di più se gestisse in via autonoma la riscossione dei tributi?
Sono domande importantissime, secondo me. Personalmente mi sono già dato le risposte (e, come ripeto spesso, ribadisco: oggi è il bilancio che fa la politica, non la politica a fare il bilancio).
Sono domande importantissime sulle quali gli alifani devono interrogarsi, e pretendere da Chi li amministra risposte adeguate alle esigenze della collettività e del particolare momento storico che si vive.

Mancano due mesi e mezzo al 31 dicembre 2010. Ma di questo non si parla; almeno io, non ancora ne ho sentito parlare. Allora, stamattina ho presentato un’interrogazione al Sindaco F.F. per cercare di capirci qualcosa in più. Due le cose fondamentali che chiedo perché gli alifani sappiano: se ci sono margini per operare (cioè se gli appalti che oggi vigono per le entrate del Comune rientrano o meno nel regime transitorio e, quindi, scadono il prossimo 31 dicembre); e, soprattutto, come questa Maggioranza intende affrontare e risolvere la questione (cioè che intenzioni ha sul futuro). Nell’interrogazione, come potete leggere, “considero” anche quella che a me sembra la soluzione ottimale: gestire in via autonoma le entrate. Che significa eliminare gli appalti esistenti: costano troppo sulle spalle degli alifani. "Considero" questa soluzione, non soltanto come mia idea, ma come suggerimento che arriva da un’importante associazione nazionale dei Comuni, l’Anci.

Buona giornata.
Ciao, Daniele.

Ps
Quando stavo per mettere online questo Good morning, ho visto (e pubblicato) la risposta di Anonimo al mio intervento di ieri. Lo ringrazio: è il suo "ultimo" post, ha detto. E mi dispiace. Spero che sia "l'ultimo post" su quell'argomento, e che invece non vorrà privarci di futuri e ulteriori riflessioni su altre faccende.... (non sto assolutamente ironizzando!). Anzi, anzi... che ne dici, caro Anonimo (e per favore diamoci del Tu, come in America: sempre "you"), che ne dici di dirci la tua sulla faccenda sopra riportata? Conto sulle tue esperienze e professionalità, ma soprattutto sul tuo essere "alifano d.o.c." (bella espressione: mi piace!). Quanto al "sacco di farina...", alla "bomba e ai suoi effetti", ti ringrazio della tua premura - che credo veramente sincera - e mi riservo qualche riflessione nei prossimi giorni.



Ecco il testo dell’interrogazione presentata stamattina al Sindaco F.F
(protocollo n. 10467/2010)


Oggetto: Interrogazione sulla gestione della riscossione delle entrate del Comune a partire dall’anno 2011 – (Articolo 21 del Regolamento comunale)

Gentilissimo Signor Sindaco F.F.,

premesso che

  • il prossimo 31 dicembre 2010 scade il regime transitorio in base al quale tutti gli affidamenti riguardanti l’attività di riscossione in essere alla data del 3 dicembre 2005 e scadenti prima del 31 dicembre 2010 potevano essere prorogati sino a tale data;
  • tutte le attività di riscossione, sia volontaria che coattiva, che sono attualmente nel regime di proroga debbono cessare comunque entro il prossimo 31 dicembre 2010;
  • non sono interessati alla predetta scadenza del regime di proroga esclusivamente i Comuni che gestiscono in proprio l’attività di riscossione e quelli che l’hanno affidata all’esterno mediante una procedura ad evidenza pubblica;
  • qualsiasi affidamento a terzi di riscossione, sia volontaria che coattiva, di qualsiasi entrata comunale, sia tributaria che extratributaria, deve avvenire mediante una procedura ad evidenza pubblica;
  • resta nella discrezionalità dell’amministrazione comunale di decidere di gestire direttamente la riscossione, sia volontaria che coattiva, di tutte le proprie entrate tributarie ed extratributarie;

considerato che

  • la prossima scadenza del 31 dicembre 2010 rappresenta un appuntamento significativo, poiché impone alle amministrazioni comunali il compito di eseguire attente valutazioni in merito agli aspetti organizzativi sulle diverse scelte che possono essere fatte circa la riscossione delle proprie entrate e sui conseguenti risultati che si possono ottenere;
  • alcune Associazioni di enti locali (ad esempio l’Anci) ritengono che la soluzione della gestione diretta delle attività di riscossione sia quella da preferire;

interpello Lei per sapere

  • se ci sono e quali sono, allo stato attuale, gli affidamenti riguardanti l’attività di riscossione che ricadono nel predetto regime di proroga e che, quindi, arriveranno a scadenza il prossimo 31 dicembre 2010;

in subordine

  • quali iniziative sono state intraprese, o si intende intraprendere, circa la valutazione in merito alla soluzione da adottare per la gestione della riscossione delle entrate del Comune.

Nella certezza della Sua sollecitudine, e confermando io altrettanta disponibilità nei Suoi riguardi e nei riguardi del Consiglio comunale, ringrazio e resto in attesa di risposta scritta.

Alife lì, 16 settembre 2010
Firmato: Daniele Cirioli

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